La Chiesa avventista del 7° giorno

a cura della classe  1 AC del Liceo Classico MANIN




PRINCIPALI CREDENZE

- Gli avventisti pongono una grande enfasi sul SECONDO AVVENTO DI GESÙ CRISTO. Avevano predetto che sarebbe avvenuto nel 1844 studiando i due libri profetici della Bibbia (Apocalisse e libro di Daniele). L’attesa di questo ritorno è il centro della loro credenza.

- Ha una grande importanza il giorno del SABATO (shabat), giorno di riposo assoluto.

- L’anima è intrinseca all’uomo, ne fa parte e di conseguenza non è concepita come separata dal corpo. È un concetto ripreso dalla credenza ebraica. Quando le persone muoiono, riposano nel luogo del silenzio (sheol), dove rimarranno fino alla seconda venuta di Cristo.

- SACERDOZIO UNIVERSALE. Ognuno è sacerdote secondo i propri meriti. Il pastore non è altro che un “presidente”, un coordinatore della comunità. La chiesa è gestita da anziani.

- Nella religione avventista non si parla di sacramenti, ma di SIMBOLI. Quello che conta veramente è la relazione con Dio. Il battesimo si fa da adulti, per immersione, una volta imparati i principali precetti biblici. I bambini infatti non sarebbero capaci di capirne la valenza.




I RITUALI SACRI


Gli avventisti hanno una grande attenzione per il testo sacro, che studiano da soli. Ogni trimestre vi è un tema particolare da seguire e studiare. Il tema viene poi discusso al sabato, durante le riunioni che avvengono in mattinata (scuola del sabato).

Riunioni speciali sono tenute in occasione di battesimi, funerali e nel ricordo della Santa Cena. Durante i battesimi, si inizia con un sermone e il battezzato poi viene immerso nell’acqua. La Santa Cena, ricordo della Pasqua, si celebra ogni trimestre. Ciascuno lava i piedi ad un altro, poi tutti insieme consumano pane (gallette non lievitate) e vino (non fermentato).

Ogni cinque anni, si tiene una riunione a livello mondiale di tutti gli avventisti.







IL TESTO SACRO

Il testo sacro per gli Avventisti è la Bibbia, simile a quella cristiana. Sia l’Antico Testamento sia il Nuovo sono rilevanti, in quanto parola e azioni di Dio. Mancano, rispetto alla tradizione cattolica, i libri deuterocanonici, aggiunti ufficialmente durante il Concilio di Trento nel 1545. In questi libri ci sono episodi di persone vive che pregano per persone defunte, richiamando il concetto di purgatorio. Secondo gli avventisti, in tali testi l’ispirazione da Dio non è evidente, e pertanto li rifiutano. Molti sono gli studi fatti riguardo alla Bibbia, sia per prevedere il giorno dell’arrivo di Gesù Cristo, sia per capire i comportamenti da tenere nella quotidianità.

Le informazioni sono state desunte dall’incontro con Daniele Pispisa, rappresentante della Chiesa Avventista del 7° giorno, via Ghinaglia 138, Cremona.





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