A proposito dell’incontro con Jalila...

a cura della classe 1G della Scuola Media VIRGILIO


 22 febbraio 2011


“È molto diverso ascoltare qualcuno che ti parla della sua religione, piuttosto che qualcheduno che ti parla di una religione che non gli appartiene. Chi ti parla della sua fede sa più cose ovviamente (abitudini, costumi, cibi …) ma soprattutto è più partecipe e ti può raccontare tutte le emozioni che provano i credenti nelle diverse situazioni. Per questo l’incontro con Jalila mi ha aperto gli occhi su un mondo tutto nuovo e su un altro modo di vedere le cose”.

“Ho tristemente notato che noi cristiani siamo i credenti che professano di meno la nostra religione perché cresciamo in una società dei consumi  che è più attenta ai bisogni materiali”.

“Grazie all’incontro con Jalila e alla sua affermazione che «le feste sono molto sentite come un momento per stare insieme e allo stesso tempo per lodare Dio» ho capito che non dobbiamo solo studiare gli altri credo, ma anche prenderne esempio”.

“Quando le abbiamo posto la domanda «Io ho sentito che per i musulmani le donne valgono meno degli uomini, è vero?» ho notato che per una frazione di secondo le è passato negli occhi un lampo di nervosismo prima di rispondere alla domanda. Questo significa, secondo me, che per lei la sua religione non si tocca: è perfetta così com’è e per tutto c’è un motivo”.

“Avere qui una persona musulmana e aver parlato con lei è stato veramente geniale”.



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